Ecco come l’affetto degli amici rende la mia vita più emozionante!

Gli Amici! Che bella Invenzione!

Un detto comune dice che gli amici si vedono nel momento del bisogno.

Anche nel mio caso è così, ma io li vedo anche molto più spesso, in vari momenti della mia vita quotidiana.

Alcuni giorni fa, è passata a trovarmi un’amica per presentarmi il suo fidanzato. La settimana scorsa ha bussato alla porta di casa mia un’altra amica sulla via del ritorno a casa dopo l’ufficio. Si parla di tutto. Di noi, delle nostre vite, delle nostre aspirazioni e delle nostre difficoltà. Ci si confida. E così facendo diventiamo partecipi l’uno della vita dell’altro. E ci si ascolta a vicenda! E’ un bellissimo rapporto!

Amici con la “A” maiuscola.

Sanno che la porta di casa mia è sempre aperta; c’è chi si autoinvita a cena, c’è chi viene per merenda, chi per raccontarmi le ultimissime del gruppo, chi arriva verso le 19 con delle pizze e si condivide il tutto, sommando quello che mia mamma aveva già preparato.

E poi c’è sempre, visto che siamo tanti, un compleanno da ricordare, un nuovo bimbo cui dare il benvenuto su questa terra, ed ogni altra occasione degna di nota. Ma è poi necessario ci sia una occasione? basta crearla!

In estate alcuni di loro, di tanto in tanto, si fanno vivi al mare.

Anche li porte aperte, anzi sempre più aperte. Un posto letto a disposizione non manca mai.

E semmai, un comodo e ben gestito campeggio nelle vicinanze, è sempre un valido aiuto.

E oggi abbiamo anche la tecnologia che ci aiuta molto. C’è la mia segretaria personale, cioè mia mamma, che manda e riceve sms e mail per conto mio.

E adesso anche Skype, che mi permette di vedere e farmi vedere.

Apprezzo molto tutti questi strumenti che mi proiettano un po’ fuori dalle quattro mura di casa.

Inoltre, esistono ormai degli appuntamenti praticamente fissi nel corso dell’anno: Capodanno, la castagnata autunnale, il mio compleanno.

Capodanno

In quell’occasione mia mamma allunga il tavolo della sala, ciascuno porta qualcosa, e, si sa, in compagnia si sta sempre bene; facile in quella occasione essere in trenta o anche di più.

C’è l’immancabile tombola, la battuta allegra e scherzosa del burlone di turno, la cena da condividere, le foto da scattare.

Quando io poi, ad una certa ora, vado a dormire perché stanca… (della giornata, non della compagnia), loro restano e aspettano la mezzanotte in compagnia dei miei; ma spesso e volentieri la tombola è invitante e le chiacchiere anche, e lo stare assieme ancora di più, quindi facilmente si fa anche l’una o le due di notte.

Tutto ciò mi viene poi raccontato l’indomani mattina dai miei. E devo dire che tutto questo è molto bello.

La castagnata

La castagnata novembrina vede coinvolti tutti. Ciascuno ha un suo ruolo importante ai fini della riuscita del pomeriggio. Innanzitutto c’è chi procura le castagne gironzolando per boschi. Ottima occasione per stare all’aria aperta, meglio se in compagnia. C’è chi mette a disposizione la casa con spazi all’esterno ed all’interno, in caso di pioggia. C’è chi imbraccia il padellone ed arrostisce le castagne (non tutti sono in grado di farlo). Eppoi si condivide tutto quello che si è portato, frutto del lavoro dei partecipanti: quindi la torta, i biscotti, la pizza, la crostata, i dolci al cucchiaio, la focaccia, i beveraggi, e chi più ne ha più ne metta. Non dimentichiamo le castagne ovviamente: di solito sono sempre tante, ed un sacchettino viene portato a chi, per motivi vari, non ha potuto partecipare.

Alla fine di tutto, bisogna poi sistemare, e, anche li, ci si dà una mano. Solo io mi astengo (astensione giustificata).

Buon compleanno

Io sono nata a giugno. E c’è sempre una festa di compleanno “a sorpresa.

Qualcuno potrebbe obbiettare: ma che sorpresa è se lo si sa già?, Eh si, è una sorpresa perché non cade mai il giorno giusto, e deve rispondere alle esigenze di tante persone. E poi anche perché non si sa mai in quanti saremo, né chi verrà.

Ma si dai, più o meno quel giorno li, prima o dopo, poco importa. Trenta o quaranta, si, va bene anche l’incertezza, sale della vita. Ovviamente complice la mia Mamma che ha il filo diretto con chi organizza il tutto, e poi prepara tavoli, sedie, e tutto quello che può servire a ciascuno di noi.

E’ giugno e quindi si sta all’aperto, si fanno tante foto, ci sono tanti bimbi che in giardino corrono e si divertono, si mangia di tutto, perché anche qui vige il criterio della condivisione. Poco importa se sarà un pranzo o una cena. E’ sempre tutto dettato dalle necessità del momento, e dagli impegni delle persone. Nel 2014 ci siamo riuniti all’ora di pranzo.

Ed è sempre molto bello averli con me, tutti assieme. Quest’anno poi la sorpresa vera è stata la presenza di due persone amiche di lunga data, venute per l’occasione dal Canada (dove io, da diciassettenne, ho frequentato un anno di liceo).
E’ stato bellisssssssssssssssimo!

Il gruppo è molto eterogeneo. Con la scusa delle visite a me il giro si è allargato, sono nate amicizie, rapporti nuovi che fa piacere condividere. 

Quanto vale un amico?

Non ha valore! Non è valutabile! E semplicemente incommensurabile!

E io, lo ammetto, sono una persona fortunata!

Vuoi unirti anche tu al gruppo di amici che segue i miei racconti online?

E’ semplicissimo: inserisci il tuo indirizzo email qui sotto.

Tu hai amici con la “A” maiuscola? Cosa fate assieme? In quali occasioni vi incontrate?
Raccontamelo nei commenti al fondo di questo articolo!

Ciao!

-Gin

 

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2 Responses

  1. Mariolina says:

    Carissima Amica con l’A maiuscola perché sei speciale e di amici speciali ce ne sono pochissimi e la nostra dura da tantissimo tempo, possiamo dire da una vita. E come sarebbe la vita senza amicizia vera senza poter condividere in fratellanza gioie e dispiaceri; purtroppo spesso alcuni amici ci deludono ma non erano veri amici.Sarebbe bello essere materialmente più vicini, ma anche da lontano è appagante comunicare pensieri e sensazioni. Oggi l’8 marzo mi ha fatto pensare a te, ma non ti faccio gli auguri per la festa delle donne che mi sembra un fatto di apparenza e la scusa per far festa. Le donne andrebbero sempre rispettate e considerate per come meritano, purtroppo spesso non è così ma auguriamoci che finalmente si cambi in meglio.
    Bacioni affettuosi
    mariolina

    • Gin says:

      ciao Mariolina,
      grazie per gli auguri. Che per me valgono il doppio perché quel giorno li non ero in forma. Una ricaduta della malattia di gennaio, ancora non risolta. Ma mi sembra, spero, vada un pò meglio. L’anno è iniziato decisamente non bene.
      Auguri anche a te per la festa della donna, oggi spesso maltrattata, o comunque non rispettata. Abbiamo ancora tanta strada da fare prima che questa nostra società possa affermare di essere composta da persone civili. Ciao

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