Evviva l’Amicizia! Vado a trovare un “Amico di Sedia”

Evviva l'Amicizia[dropcap]S[/dropcap] to riflettendo in questi giorni su quando andare a trovare un “amico di sedia“, che abita a una trentina di chilometri da me (anche lui vive ormai da anni in compagnia della Sclerosi Multipla). Se ci si tiene, l’Amicizia (quella con la “A” maiuscola) va coltivata.

 

Per poterlo fare devono coincidere tante cose:

  1. trovare la giornata giusta per me, senza impegni particolari (niente fisioterapia, nessun lettore al pomeriggio, nessun controllo medico, o altro);
  2. nessun impegno di tipo familiare perché papà deve accompagnarmi, quindi deve essere libero anche lui;
  3. devo anche evitare una giornata piovosa, altrimenti sia io che quanti mi aiutano ad entrare e uscire dalla macchina, inevitabilmente facciamo la doccia;
  4. devo inoltre verificare la disponibilità dei miei amici ad accoglierci; cosa che, salvo loro impegni particolari, a dir il vero non manca mai.

Il mio amico esce in effetti molto meno di me. Vive in un paese piuttosto piccolo, in una casa che una volta doveva essere una cascina. C’è ancora un ampio spazio sul davanti, e poi un giardino molto grande, tanto verde, fiori e alberi, un cane. E, in un angolo, si nota ancora del macchinario agricolo.

La sua Mamma e la badante sono sempre presenti e pronte ad aiutarlo. Anche lui come me non può parlare e, purtroppo, non può neppure mangiare perché è stato tracheotomizzato (mentre io un po’ riesco con l’aiuto della PEG). E’ una persona allegra, sorridente. Il suo approccio nei confronti della vita è decisamente positivo, fiducioso. Forse anche per questo mi trovo bene nel “parlare” con lui: guardiamo avanti senza fossilizzarci nei problemi pratici, che a volte riusciamo anche a dimenticare. Vediamo, nonostante tutto, con speranza fiduciosa il nostro futuro.

 

Sempre bello incontrarsi e “parlare” (a modo nostro)

Ma non manca la gioia nei nostri incontri. Io ho i miei interpreti; lui invece, che può muovere la mano, indica consonanti e vocali su una tavoletta contenente, ben visibili, tutte le lettere dell’alfabeto. Quindi volendo, potrebbe parlare qualunque lingua, vista la comunanza delle stesse lettere in molte delle lingue più comuni. Anche loro in casa hanno quindi trovato il sistema per aiutarlo a risolvere un problema (Miracoli dell’Amore), o, comunque sia, ridurre le difficoltà. Io ho imparato che nella vita bisogna VOLERE e sempre INSISTERE nei tentativi. Una soluzione che sia di aiuto si trova! Prima o poi!

In effetti non importa quanto facile o difficile sia, né guardare ad una soluzione ideale. Si guarda al risultato, ed è quello che conta. Poi una volta raggiunto lo scopo, la gioia è impagabile.

E’ pur sempre un ostacolo, in un qualche modo, affrontato e superato.

Un mio secondo “Amico di sedia”

C’è un’altra persona, che, quando posso, vado a trovare. E’ da tanto che però, purtroppo non faccio questa trasferta per me stancante, perché comporta più di tre ore di viaggio fra andata e ritorno.

Ultimamente però ho incontrato questa persona a Lourdes, dove anche lui si reca ogni anno. Solo non sapevo avesse scelto il mio stesso periodo.

A trovarlo a casa sua sono sempre andata con i miei amici, organizzandoci con due o tre macchine. Una bella banda in visita da un amico immobilizzato, ma desideroso, come tutti, di compagnia e di novità. Anche in questa casa, sono sempre presenti la sua Mamma, persona molto dolce ed accogliente, che ci ha sempre atteso col suo sorriso aperto ed una bella torta gustosa; e poi c’è anche una zia, che dà una mano all’occorrenza.

Bella occasione per stare assieme, fare merenda, scambiarci gli auguri a seconda della stagione, presentare nuovi amici, raccontarsi le ultime novità e ridere sempre tanto.

Entrare in 10/12 in una camera non è sempre facile, ma noi lo spazio lo abbiamo sempre trovato. E comunque, sia la situazione che l’ambiente non potevano essere più gioiosi e corroboranti.

Stare assieme, “parlare” (ognuno a suo modo), condividere i momenti lieti e quelli meno lieti, consente a tutti noi di affrontare poi la vita in modo molto più sereno, di sostenerci a vicenda, senza tante parole.

Ciao,

-Gin

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5 Responses

  1. rosanna says:

    Bellissimo questo modo di parlare. Con le vostre specificità riuscite a mantenere i contatti e l’ amicizia che è uno dei sentimenti più nobili che abbiamo.Non bisogna mai darsi per vinti ciascuno di noi ha dentro di sè un patrimonio di risorse che emergono al momento del bisogno. ciao ad entrambi

  2. rosanna says:

    Ho aperto il blog pensando di trovare una pagina nuova, ma pazienza sarà per la prossima volta ciaooooooo

  3. sandra says:

    Occhi e battiti di ciglia per scandire le parole…un codice … questa sera ti ho conosciuta Gin.. e mi sono portata a casa il tuo sorriso. Ti abbraccio… e aspetto che si scaldi la cuccia.. tu sai a cosa mi riferisco 🙂 Buona notte cara e buona notte anche a te Renata

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