Era il mio Compleanno… Arrivò Lei con una Sorpresa!

L’altro giorno è venuta a trovarmi, anzi trovarci, la nostra amica di una vita, che oggi ha 83 anni ben portati, e che arriva sempre in autobus da un paese distante una trentina di chilometri dal nostro, portando con sé….una torta speciale:

la stessa torta al cioccolato che mi portò a sorpresa quando ero bambina, in occasione di un mio compleanno…

Da allora, sono passati davvero tanti anni, ma la torta che fa lei, rimane sempre buonissima!

Lei è stata per tanti anni collega di lavoro della mia Mamma, sono diventate molto amiche e tali sono rimaste. E, pur vivendo in paesi diversi, hanno sempre saputo di poter contare l’una sull’altra.

Per noi lei e la sua famiglia sono quasi diventate le sostitute della Famiglia che avevamo lasciato in Sicilia.

Per me e mia sorella è stata una “mamma” alternativa, quando capitava che i miei genitori dovessero assentarsi; qualche volta si è anche addirittura trasferita temporaneamente a casa nostra se per motivi scolastici noi (ancora alle elementari, quindi troppo piccole per restare da sole) non potevamo spostarci da casa.

Ricordo ancora un suo capitombolo (per fortuna senza conseguenze) giù per le scale di casa mia (scale che, quando mi ammalai di sclerosi multipla, furono per me un grosso problema, poi risolto con l’aiuto di un provvidenziale montascale).

A pesca di trote!

Ricordo ancora molto bene le volte in cui, da piccole, andavamo con suo marito a pesca di trote. Che emozione! E quanta pena per quel povero pesciolino, che aveva più paura di noi, e si muoveva terrorizzato fra le nostre mani. Alla fine, lo restituivamo al suo elemento naturale: l’acqua.

E poi mia sorella ed io siamo cresciute

Con il nostro crescere è poi anche mutato un po’ il nostro relazionamento. Nonostante i nostri circa 40 anni di differenza, c’è stato per un periodo di tempo un rapporto, che definirei bello. Era come una zia con la quale affrontare svariati argomenti. Si dialogava di tutto.

La nostra amica ha sempre amato stare tra i fornelli. Ha fatto di tutto e ogni cosa le riusciva sempre bene.

Per me pensare a lei significa, ancora adesso, vederla con in mano una bella torta appena sfornata: la, per noi ormai mitica, torta al cioccolato.

So bene che sono in tanti a farla (immagino anche che la ricetta base sia sempre la stessa), ma per noi la sua è sempre stata la migliore: morbida, fragrante, delicata, con dosaggi proprio perfetti: semplicemente ottima!

Cosa vuol dire per te Amicizia?

La relazione fra lei e la mia Mamma ne è un bellissimo esempio. Perché è, ed è sempre stato, il tipo di amicizia in cui veramente ci si aiuta a vicenda, (come hanno fatto loro), in cui si dimostra disponibilità reciproca al momento del bisogno (come hanno fatto loro), e che ci permette di gioire della gioia altrui e di partecipare col cuore al dolore altrui. Il tutto sempre in maniera totalmente disinteressata.

Sai già che io credo molto nell’amicizia, e una volta o due ho anche avuto modo di scriverne. A mio parere è uno dei sentimenti più belli che possano esserci e io spero vivamente non sia un sentimento così raro.

E adesso, quando di tanto in tanto, la nostra amica viene a trovarci, sempre con il pullman (io non posso andare da lei: la sua casa ha scale per me impossibili), trova sempre ad attenderla alla fermata qualcuno, che carica in macchina lei e la immancabile, insuperabile, squisita torta al cioccolato.

Una volta a casa si pranza, si chiacchiera, si trascorrono assieme ore gradevoli.

Si condivide (ovviamente) la torta.

A proposito di torta, ho pensato di chiederle la ricetta per farla leggere anche a te.

Era il mio compleanno.

la torta al cioccolato

Provala, se vuoi, e vediamo cosa ne pensi. Mi ha detto che bisogna lavorare molto bene l’impasto ed ha insistito sul lievito biologico.

Torta al cioccolato

Ingredienti:

3 uova

1 tuorlo extra

Zucchero: gr. 140

Farina 00: gr. 90

Fecola: gr. 70

Burro: gr. 100/120

Cioccolato fondente amaro: gr. 150 (o poco più)

Lievito biologico: 3 cucchiaini

In una ciotola sbattere a spuma il burro (precedentemente tirato fuori dal frigo da almeno 4 ore), aggiungere lo zucchero sempre girando fino a farne una pasta soffice. Quindi unirvi i quattro tuorli, uno alla volta sempre girando.

Aggiungere a pioggia (mescolando) le due farine, già unite al lievito; poi mettere il cioccolato, precedentemente sciolto, un cucchiaio per volta (sempre mescolando).

Battere a neve i tre albumi, e aggiungerli delicatamente all’impasto.

Versare il tutto in una tortiera di cm. 24 precedentemente ricoperta, se necessario, con carta forno. Mettere in forno a 180° per un totale di 35 min. Tenerla di più può renderla non così morbida.

Come sempre con tutte le torte, provare con uno stecchino.

Per sciogliere la cioccolata

Mettere la cioccolata a pezzi in un pentolino, aggiungere dell’acqua (una tazzina da caffè e poco più), far sciogliere a fuoco basso mescolando sempre.

Far poi raffreddare un po’, mettendo il pentolino in acqua fredda.

 

Ti ho lasciato con un po’ di acquolina bocca? Ne sono veramente felice!

Provala e poi fammi sapere. Se fatta bene, c’è di che leccarsi i baffi!

Buon proseguimento di giornata.

-Gin

PS: oltre alla nostra amica, qualche settimana fa, è venuta a trovarmi anche un’altra persona speciale… 

Era la Befana che, con molto tatto e molto affetto, mi ha invitata a guardare sempre avanti.

E io non mancherò di farlo.

Photo Credit  www.buttalapasta.it

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20 Responses

  1. Lucia says:

    Ciao Gin,
    mi sono persa, il tuo compleanno, quando è stato? Anche se in ritardo Auguri!!!!!!!!!!!!!

    • Gin says:

      grazie per gli auguri. Il ritardo non conta. Sono sempre graditi.
      Comunque sia il titolo era “un titolo” che poi le prime righe completavano un po’, e forse ti sono sfuggite.
      Ad ogni modo io “invecchio” a giugno.
      Ciao!

  2. Marco Tosi says:

    mmmm….grazie per la ricetta, sembra ottima! Sai, qualche giorno fa mio figlio, che ha 12 anni (seconda media) ha litigato col suo migliore amico. E’ stata la prima volta…è successo a scuola, ovviamente per motivi secondari, secondo me perché i proff non li lasciano uscire tutto il giorno e i bambini – soprattutto i maschi – hanno troppa energia compressa. Comunque, è tornato a casa distrutto, sconvolto. Per tre giorni non ne ha parlato, ci è riuscito in effetti solo ieri. Io e la mia compagna l’abbiamo rassicurato, dicendogli che solo i buoni amici litigano davvero, e solo i buoni amici fanno pace. Staremo a vedere…. Ti faccio sapere! 🙂 Ciao, Marco

    • Gin says:

      piccolo grande dolore per un dodicenne, ma con due genitori come voi…capirà, supererà, crescerà.
      I dolori fanno crescere di sicuro.

  3. silvia says:

    Ciao Ginevra…ottima ricetta ..buona la tua torta al cioccolato …
    Il tuo racconto mi ha fatto venire in mente come spesso le persone che abbiamo amato o amiamo siano legati al senso del gusto!
    Come non ricordare con affetto, il sugo di carne di zia Renata che cuoceva dal mattino alle otto; la magnifica insalata russa di mia nonna Mariuccia; il vitello tonnato che mia mamma guarniva come un’opera d’arte e il cui sapore non ho mai più trovato, la giardiniera della mia carissima amica Giovanna, il gusto “discutibile” delle torte che preparavo con i bambini del Perù che si mangiavano tutti gli ingredienti prima ti terminare ed infornare.
    …..forse ho divagato un po’ …ma grazie per avermi fatto riaffiorare questi ricordi!!
    Ti auguro una giornata serena.

    • Gin says:

      Ciao. sono proprio contenta la torta sia piaciuta e spero che anche altri la trovino appetitosa.
      Io ricordo alcune buone (e belle) cose che la nonna preparava in alcune occasioni speciali (ad esempio la festa di san martino).
      La Mamma ha provato a rifarle, ma per me non è più stata la stessa cosa. Mi mancava la nonna che impastava in quella sua cucina dove io avevo trovato un angolino tutto per me.
      Tutta un’altra cosa!

  4. Debo says:

    Non vedo l’ora di farla Gin! mi hai fatto venire un’acquolina in bocca…;-) …slurp!!
    grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
    spero di vederti presto
    baci
    la tua amica “dello smalto” 😀

  5. Debo says:

    molto volentieri chérie! 😀 bacetti :-*

  6. Anonymous says:

    Cara Gin, certo la torta al cioccolato è molto buona, ma quello che è
    bello è che questa occasione permette a arinnovare sempre l’amicizia,
    molto affettuosa, che si è creata in questi lunghi anni.
    giov

  7. sandra says:

    Ciao Gin, è vero!Anch’io… .. associo le cose buone alle persone che amo.La mia nonna fa … o meglio faceva…ora un po’ malferma ,, non riesce piu’ a stare davanti ai fornelli a friggere….delle delizione frittelle di mele: fragranti , gonfie… con all’inteno un cuore di mela… e uniche! Come lei.. per me ..unica adorabile nonna!!
    E ieri sera la mia mamma mi ha coccolato con la cena pronta… ero passata a salutarla e lei… mi ha regalato dei “capunit”. Non so se sai cosa sono… degli involtini di carne pane verdure , avvolti in una foglia e cotti a bagnomaria in forno.. un cibo semplice..fatto di avanzi, un cibo di una volta, che ha imparato a cucinare dalla mia bisnonna Stella… che ieri sera abbiamo ricordato con affetto.
    Cibo e amore…un connubio indiscutibile.
    Ciao cara… adoro la cioccolata e … credo che tua torta sia .. super!!!
    Ciao ciao s

    • Gin says:

      Torta al cioccolato! Frittelle di mele! Capunit! Tu conosci la caponata siciliana? Come è buona! La faceva la mia nonna. Ma anche la mia mamma, pur non patita dei fornelli, la fa ancora adesso qualche volta.
      Ma guarda un po’, sembra quasi di essere in un blog di cucina. Cosa che non è, ma il mangiare e’ parte integrante della nostra vita e io credo che se le mie mani potessero lavorare, trascorrerei del tempo davanti ai fornelli. Sarà perché mi piace mangiare?
      Ciaooooo

  8. sandra says:

    … Ciao Gin… caponata siciliana?? Non la conosco… è come la caponata di verdure…? peperoni melanzane patate.. pomodoro… in umido?
    Buona giornata carissima e felice maggio 🙂 sandra

    • Gin says:

      ciao.
      dirò alla mamma di mettere giù la ricetta e poi farla girare. La base sono le melanzane, e poi cipolla, olive, sedano, e altri due ingredienti che adesso non ricordo. Prima o poi la avrai. A presto

  9. Antonia says:

    Carissima Gin,
    grazie per la ricetta della torta.
    E’ bella da vedere e sarà senz’altro buona da mangiare.Solo che in questi giorni abbiamo qui un caldo terribile…quindi rimando la preparazione a quando rinfrescherà un po’.
    Vorrei ricambiare con un’altra ricetta che mi ha regalato un’amica molto esperta di cucina. Si tratta di dolci facili , con i quali ho avuto un certo successo.
    Biscotti al limone
    Farina gr.70
    zucchero gr. 90
    burro gr. 100
    uova 1
    scorza grattugiata di due limoni
    succo di 1/2 limone
    lievito 1/2 bustina
    forno 180 gradi per 10- 12 minuti
    una citolina di zucchero semolato
    una di zucchero a velo.
    Fare un impasto con tutti gli ingredienti e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno un’ora.
    Formare delle palline come una noce.
    Passarle nella ciotola dello zucchero semolato, poi in quella dello zucchero a velo.
    Disporle in una teglia con carta da forno.
    Forse la mamma vrà voglia di provare…
    Ciao
    Antonia

    • Gin says:

      Ciao. grazie, a nome della Mamma.
      Ha detto che, visto che l’hai definita facile, ci proverà. L’ha letta e ha detto che in effetti non le sembra per niente difficile. Ti saprò dire. Sai com’è, lei non è molto portata per la cucina e quindi, quando può, scantona.
      Ma alcuni tentativi di tanto in tanto li fa. E tutto sommato quello che fa le riesce e siamo ancora sempre tutti vivi (Ah! Ah!).

  10. annamaria says:

    ciao gin il mio papa’ è salito in cielo tra gli angeli

    • Gin says:

      Ciao Anna!
      Mi spiace molto per te. Pensa solo che lui adesso è in pace, sereno. E vorrebbe vedere serena anche te. Io lo ricorderò e pregherò per lui.
      Un abbraccio. Gin

  11. Anonymous says:

    Per ora ho trascritto la ricetta e quanto prima la proverò. Un abbraccio affettuoso. Ida

    • Gin says:

      Cio Ida!
      come stai?
      Estate finita! o quasi. Come è endata?Ti piace stare in cucina? A mia Mamma, no. Meno male che c’era chi me la faceva. Fammi sapere poi come ti è andata. Se ti è piaciuta, etc. etc.

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