Che Sorpresa! Ho Davvero la Sclerosi Multipla…

sorpresa!-Ho-davvero-la....

Sì. Decisamente andare avanti lo stesso. Sempre!

[dropcap]E[/dropcap]state 1994, avevo ormai 22 anni…sintomi che al mio medico non piacciono, conseguente invito a fare una visita neurologica.  Seguono alcuni esami e il liquor all’interno del midollo spinale dice chiaramente che questa volta si tratta di sclerosi multipla. La neurite ottica di diversi anni prima era stato il primo vero sintomo.

Certo che all’inizio è per tutti (malato e familiari) una tegola sulla testa. Si ha sempre paura di ciò che non si conosce; ne temi le possibili sorprese negative; sai solo qualcosa: ciò che essendo più evidente è anche più risaputo. Non sai però come affrontarla, combatterla, per poi continuare a Vivere, nonostante lei, o meglio con lei.

Facciamo i controlli richiesti dai medici.

Entro in una spirale di visite e controlli, neurologi, oculisti, esami vari, risonanze magnetiche. L’estate per me comincia con la diagnosi medica. E allora? Arriva pur tuttavia l’estate e posso assentarmi per un mese e andare al mare come sempre fatto con tutta la famiglia. Evitare però il troppo sole, mi dice il neurologo… Si, questo si può (e si deve) fare. Ho bisogno di riposo, prima di riprendere lo studio. Frequento a Milano l’Università. Chi mi impedirà di studiare? La malattia proprio no! La testa funziona, forse non camminerò più bene prima o poi, ma la testa….va.

E poi svolgo veramente tante attività: gioco a tennis, disegno, dipingo, lavoro con la porcellana, mi piace molto viaggiare, ho tanti amici: alcuni all’estero e approfitto volentieri degli inviti che mi rivolgono. Faccio anche volontariato per una associazione culturale e  anche per questo motivo mi sposto abbastanza. A dirla in breve ho veramente tanti interessi e cerco di coltivarli tutti. Comunque adesso la priorità è lo studio. Voglio finire lUniversità, laurearmi.

Ma dopo qualche anno devo proprio arrendermi. Sono mesi che cammino solo se aiutata prima da una, poi da due persone. La mia casa è su due piani e le scale mi distruggono: mancorrente, una persona accanto e il mio fratellino che quasi si diverte ad aiutarmi, portando su i miei piedi uno dopo l’altro.

Io non riesco più a sollevarli. Sono diventati molto pesanti.

Arriva, come una liberazione, la sedia a rotelle!

Si, devo arrendermi. Quindi… sedia a rotelle; è difficile a 25 anni accettare anche solo l’idea di spostarsi su una sedia a rotelle, vedere le persone dal basso in alto, non poter mai guardarle veramente negli occhi, vedere la loro espressione. E poi cosa avrebbero detto, o anche solo pensato, i miei amici? Si sarebbero allontanati, oppure no?

In seguito, visto che la mia casa è su più piani, fu la volta del montascale fra un piano e l’altro. La mia casa ha un po’ cambiato aspetto. Si, vero, ho perduto una battaglia, ma non voglio perdere la guerra, quindi devo servirmi di tutti gli ausili che la tecnica odierna mette a disposizione.

Con la sedia a rotelle a disposizione, finalmente accettata, torno ad uscire liberamente, vedere i miei amici, partecipare con loro alle feste, andare a cinema, in pizzeria, vivere insomma da ventenne .

C’è sempre qualcuno che mi spinge se io sono stanca di farlo da sola, c’è sempre qualcuno che aiuta se ci sono gradini da superare e mancano le rampe, come spesso avviene in questo nostro Paese.

Ho cosi imparato a conoscere tanta gente nuova, nuovi amici che mi sono stati molto vicini, persone apparentemente distanti ma presenti, e anche tanti sconosciuti disposti a venirmi incontro in caso di necessità.

E’ stato sorprendente!

Il mondo non è poi così brutto come a volte appare. Quindi mi dico che occorre sempre sperare e andare avanti.

E’ un esercizio mentale che tutti possiamo fare e che tornerà utilissimo.

Ciao!

-Gin

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