Viaggiare… Che Passione!

Viaggiare?

Sì, certo. Sempre o perlomeno spesso. Se si può!

In questi giorni, mio fratello è tornato da un viaggio negli USA.

Non è la prima volta che va, e probabilmente non sarà l’ultima.

La sua attività può prevedere spostamenti e se poi aggiungiamo qualche vacanza e/o giri con amici…

Un po’ di invidia per lui che può viaggiare, mentre io sono “bloccata” qui?

Sì, no, non so.

Di sicuro è un sentimento strano che ne mescola tanti altri, ma molto onestamente, no! Invidia no!

L’invidia è un sentimento che non ho mai provato verso nessuno.

Beh, l’aereo per lui è la normalità. Per me… non più.

E mi piace(va) tanto viaggiare.

Solo per questo motivo ho usato la parola invidia, che però non corrisponde letteralmente al vero.

E poi… sono comunque sempre molto contenta per lui.

E quando qualcuno a me vicino parte, io ripenso alle mie esperienze passate, facendo molto uso della capacità di visualizzare nelle quale ormai sono diventata molto brava.

 E procedo per la mia strada!

Se tu consideri che mi sono ammalata molto giovane, e che a 24 anni ero già in sedia a rotelle, non posso proprio lamentarmi.

Avevo già viaggiato tanto prima, da sola, con la famiglia e con la scuola.

Per motivi di studio o per vacanza, ma anche per motivi di salute.

Quindi, Gin, non lamentarti e guarda avanti!

E i miei ricordi sono sempre vivi.

Luoghi, persone mi tornano alla mente come fosse ieri, ed è una bellissima sensazione. Come esserci ancora, là in quel posto, con quelle persone.

A volte mi aiuto con le foto, vecchie foto cartacee di tempo fa, che mamma recupera ed i ricordi in alcuni casi si moltiplicano, si mescolano: i miei e i suoi. Oltre a fornirci un modo per trascorrere in modo gradevole ed interessante il tempo.

Ho visitato buona parte dei Paesi europei e non. Ma mi manca del tutto l’Asia. Non ho mai calcato il suolo di nessun Paese orientale.

E ormai mai più lo calcherò: I miei piedi non poggiano mai terra: Ah! Ah! 🙂

Devo dire che mi sarebbe molto piaciuto però.

Ma… il tempo a mia disposizione non è stato sufficiente, purtroppo!

La sedia a rotelle non mi aveva però fermato del tutto.

Solo quando le difficoltà non si sono limitate ad essere solo motorie, ho dovuto accettare l’idea che i lunghi spostamenti non erano più per me!

Allora, ho cominciato a ricevere cartoline!

Chiunque andasse (non importa dove) si ricordava di me, e così viaggiavo con loro, leggevo le descrizioni che dei loro viaggi mi facevano.

Ho aiutato molti amici ad avere poi in questo modo una specie di diario dei loro viaggi. Diario che ancora oggi conservano.

Ricevevo veramente molte cartoline, soprattutto in estate come puoi ben immaginare, ma non solo.

Da un po’ di tempo a questa parte, però, le famose cartoline sono diminuite.

Spesso partono, ma…non arrivano più. Si perdono per strada! Oppure partono, ma credo che la loro priorità in termini di consegna sia uguale a zero. A volte immagino… non partono proprio!

Ma… per ogni problema esiste una soluzione.

Oggi c’è whatsapp che provvede egregiamente e immediatamente.

Piccolo problema: devono ingrandirmi le foto al massimo perché io possa vederle!

Ma l’importante è raggiungere lo scopo!

Ed in questo modo i miei viaggi non si sono interrotti. Hanno solo cambiato aspetto, fisionomia.

E vedo a distanza in contemporanea quello che i miei amici vedono direttamente.

E sono loro molto grata della possibilità che mi danno.

E’ proprio vero: ci sono molti modi di presentare le cose. Ad ognuno il suo.

Indipendentemente dal motivo che mi ha portato fuori sede, o dalle persone con cui mi ci sono recata, devo dire che tutte sono state belle occasioni di confronto con gli altri, di conoscenza, di presa visione di tante realtà disparate.

Ho conosciuto persone, che seppur lontane fisicamente, in alcuni casi sono ancora presenti nella mia vita.

E credo che la parola che riassume il tutto sia una sola: crescita. Crescita personale.

I viaggi, le conoscenze fatte mi hanno aiutato a rendermi conto sempre più che

questo nostro piccolo/grande mondo è proprio bello perché è diverso,

ed è proprio la diversità che contribuisce a renderlo bello ed interessante.

Ho molto viaggiato anche in Italia dove non abbiamo mai preso l’aereo. Dire che la conosco tutta non sarebbe corretto, ma con l’auto ci si recava ovunque.

Alcuni posti mi hanno ispirato di più, altri meno ma ricordo di essere stata colpita allora dai trulli di Alberobello. 

Per quanto concerne l’estero con i suoi voli aerei, non posso dimenticare il Canada, ma anche il Kenya, diverso, interessante.

E poi Cuba con il suo bel mare, le sue ottime aragoste! Era il 1985.

Non ti faccio vedere il mare (sarebbe scontato), ma qualcosa che per una tredicenne italiana era piuttosto strana. Esci dal mare, la sabbia finissima ti si attacca dappertutto. Che fai?

Per quanto concerne l’Europa sono stata in tanti posti, che mi piace riassumere in uno solo, e mi piacerebbe sapere da te se ci sei stato.

La foto non è il massimo, lo so. Ma rende bene l’idea. Ed è l’unica che ho. Piuttosto vecchietta, ma…

Può mancare Parigi nelle memorie di una ragazzina italiana? Ovviamente no!

Ci sono stata più di una volta: camminato e camminato e camminato (allora potevo ancora!). Ma anche arrampicato: quanti scalini! E’ l’unico modo per conoscerla.

Il Paese in cui tornerei se potessi?

Se potessi (mettendo da parte il Canada dove, come sai, ho una famiglia Intercultura) tornerei negli Stati Uniti.

Anche lì ho tanti bei ricordi: amici (soprattutto), paesaggi, spazi infiniti.

E poi, molto importante, lì sono veramente a mio agio. Mi sento a casa!

Li abbiamo attraversati da Est ad Ovest, con un camper lungo 12 metri.

Sembrava che papà non avesse fatto altro nella sua vita. Sicuro di sè alla guida di quel veicolo enorme, che ci ha portato fino alla California dove (dopo averla visitata come volevamo) abbiamo ripreso l’aereo per tornare a casa.

Abbiamo attraversato tutti gli Stati fra New York e la California, fermandoci qua e là seguendo abbastanza l’ispirazione e percorrendo buona parte della Route 66.

Un camper comodissimo. E con noi altri due camper di amici. Sempre assieme per circa un mese tutto ancora da ricordare.

Sì, credo di potermi definire “viaggiatrice a riposo”.

Che ne pensi? Concordi con questa definizione?

E a te piace viaggiare? Dove sei stato/a? Quale paese ti è piaciuto di più?

A presto.

-Gin

L’Angolo del Sorriso

Un cavallo entra in un cinema e, rivolto alla bigliettaia, dice:

-Un biglietto per favore!

La cassiera stupefatta: 

–Ma… lei parla!

–Non si preoccupi. In sala sto zitto!