A Lezione di Onestà: Perdere il Portafoglio

[dropcap]Q[/dropcap]ualche giorno fa, mia Mamma ha perso per strada il portafoglio:

preoccupazione, smarrimento, rabbia.

Sentimenti istintivi.

Ha interrotto il giro della spesa che stava facendo, razionalmente ha rifatto il giro dei negozi in cui si era recata per alcune piccole spese; ma il risultato era stato deludente. Trovato nulla, i commessi non avevano notato nulla.

Non le restava che mettersi l’animo in pace e provvedere alla denunzia: il portafogli era decisamente perso!

Chi lo aveva trovato?

Cosa ne aveva fatto?

Davamo tutti per scontato che avesse preso i soldi (senza peraltro arricchirsi) e poi…poi cosa?

Poteva avere imbucato i documenti in una cassetta delle lettere.

Oppure…forse… in un cassonetto? Chi lo sa?!?

Facevamo tutti il tifo per la prima opzione, sperando che prima o poi i documenti sarebbero arrivati.

Mia Mamma si era data della sciocca, della disattenta, ma non si può sfuggire alla realtà.

Il portafogli non c’era, i soldi e i documenti neppure, il bancomat neanche…

 Doveva comunque provvedere!

Fare la denunzia, bloccare il bancomat, e poi richiedere i vari duplicati: carta di identità, patente, codice fiscale. Avrebbe dovuto fare le foto necessarie per i documenti, trovare soprattutto il tempo fra i suoi vari impegni, e prepararsi ad attese, magari lunghe, nei diversi uffici.

Ipso facto: si comincia con i carabinieri per la denunzia di smarrimento.

Denunzia fatta, bancomat bloccato. Torna a casa: ormai pronta spiritualmente ad una settimana in giro fra un ufficio ed un altro. Ma:

LUomo propone e Dio dispone”

Poco dopo il suo rientro a casa, ecco presentarsi alla porta un signore sconosciuto, che le consegna un portafogli nero, dicendo “questo deve essere suo, vero?”. Si, era proprio il suo e non mancava nulla. Indescrivibile la sorpresa sul volto di mia madre! Era talmente convinta di averlo perso, e con lui anche la speranza, per cui il “Grazie” le sgorgò proprio dal profondo del cuore. Erano trascorse poco più di due ore.

La carta di identità aveva condotto a casa nostra questo signore, che fra le varie incombenze della mattinata, aveva deciso di mettere al primo posto la consegna del portafogli trovato per strada. Comprendeva bene quanto la sua perdita potesse essere fonte di pensiero e preoccupazione per chiunque, e voleva alleggerire in fretta la tensione altrui.

La mia Mamma era contentissima, quasi non smetteva di ringraziarlo. La settimana seguente si presentava adesso molto più gradevole, senza le code nei vari uffici.

Nessuno di noi, io per prima, in effetti riteneva credibile una soluzione così veloce e positiva del caso.

Avremmo dovuto credere di più nella innata bontà del genere umano.

A dir il vero, io non potrei mai credere che un bimbo nasca “cattivo”, ma piuttosto che le situazioni della sua vita personale lo portino alla fine ad affrontare conseguenze negative.

Ne deduco che se tutti trovassimo ambienti sani in cui vivere, e buoni esempi da seguire le cose potrebbero cambiare.

Ma si sa le buone notizie non hanno tanto eco. Purtroppo fa più rumore il tonfo di un albero che cade che la foresta intera che cresce in silenzio. Il bene fa poca notizia, ma fa da sfondo al mondo intero.

O purtroppo siamo talmente abituati a sentire, leggere, di episodi negativi della nostra vita sociale quotidiana, che alla speranza spesso lasciamo poco spazio.

Per questo motivo, tempo fa io ho molto apprezzato l’inserto settimanale che il Corriere della Sera decise di promuovere. Si chiama appunto “Buone Notizie” e racconta episodi di vita vissuta che fanno da contraltare a tutte le altre notizie che riempiono di solito i nostri giornali.

I buoni sentimenti vanno coltivati e divulgati.

E quindi io spero che questo inserto sia molto seguito. E io sono stata tanto fortunata da aver trovato ospitalità in una delle sue pagine nel mese di Dicembre.

Uno alla volta potremmo cambiare il mondo. Ci hai mai pensato?

Certo ci vuole un po’ di tempo, tanto tempo. Ma non dovrebbe essere questo un buon motivo per arrenderci. Che ne pensi?  Proviamo, dai!  Staremmo meglio tutti.

Una maggiore fiducia reciproca di sicuro ci renderebbe tutti migliori. O no? e ciascuno di noi più sereno.

Le persone oneste esistono.

E noi ne abbiamo avuto una prova tangibile. Bellissimo.

Proverò ad essere sempre più positiva verso gli altri. E sono sicura andrà sempre meglio anche a me.

Ci è stato detto: e’ andata bene. Si certo, molto bene. Grazie, sconosciuto signore! Il portafogli è tornato a casa e noi abbiamo imparato qualcosa.

Ciao

-Gin

PS: un’ultima cosa.

Qualcuno potrebbe parlare di fortuna. Altri, come me, preferiranno pensare a rivalutare la parola “Onestà”.

Un piccolo episodio di qualcosa accaduto mesi fa sempre alla mia Mamma. Nessuno di noi però aveva ancora imparato la lezione.

Aveva trovato nel parcheggio la macchina danneggiata. Chi era stato?

Nessuno era in grado di dare una risposta. Poi però, sotto il tergicristalli, ecco un bigliettino. Non era una multa, ma un numero di targa.

Oggi Internet può risolvere, almeno in parte, alcuni problemi. Con l’aiuto del computer, riusciamo a localizzare la macchina registrata in un’altra provincia italiana.

La nostra assicurazione accetta una denuncia fatta solo sulla base della targa.

E’ passato poi tanto tempo, ma…l’assicurazione altrui alla fine ha risarcito il danno.

Non ce l’aspettavamo proprio. E’ stata per tutti noi una grande sorpresa.

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12 Responses

  1. Silvia says:

    Che bello……proprio oggi che dal locale cucina sito al primo piano del mio ufficio è sparito un vecchio scaldino elettrico sul quale, alle 10,30 puntuali, andavamo a farci un caffe…un caffè antico, che sapeva di “moka”, caldo e molto più buono di quello delle macchinette ed anche più ecologico ed economico, niente bicchierino mono uso, niente capsule, acqua del rubinetto e caffè macinato in offerta!!!
    Speriamo di avere una sorpresa domani e accorgerci che qualcuno lo aveva preso in prestito per un’urgenza.

    • Gin says:

      Ciao Silvia! è tornato il fornellino? spero di si. Ti capisco benissimo, perché anche io sono (ero) una fanatica del caffè. Il buon caffè, caldo, dal bell’aroma, con la caffettiera che fa uscire quella bella spira di fumo.
      Ma, come sai, non me lo fanno più bere. E che vuoi farci? Ci si adatta!

  2. Enrica says:

    Grazie per questa carica di fiducia, ne farò tesoro

  3. Gabriella Bertino says:

    Che bello poter raccontare anche dei valori che sono presenti nelle persone.
    Speriamo di poter racontare tanti tanti episodi di onestà e attenzione.
    grazie alla vita che ci fa sorridere

  4. gianni says:

    Una brutta/bella esperienza. Anche a me qualche mese fa era capitato di perdere il portafoglio in un grande magazzino. .Me ne sono accorto a casa. Tornato di corsa ho avuto la sorpresa di trovarlo presso il personale della reception. C’era tutto. Veramente bisogna avere sempre fiducia nel prossimo.
    un abbraccio Gin.

    • Gin says:

      Quindi anche tu hai esperienze positive! Il mondo non è così brutto come tanti purtroppo pensano.
      Ciao

  5. rosanna says:

    a me invece è andata diversamente. Mi hanno rubato, a Napoli, la borsa con il suo contenuto. Nonostante la denuncia non ho riavuto nulla nè documenti, nè soldi,. Sono contenta che alla tua mamma sia andata diversamente. Ciao

    • Gin says:

      Oh, come mi dispiace! Era successo anche alla mia nonna tanti anni fa. E’ ripartita immediatamente. Peccato, una così bella e interessante città!
      Mi auguro comunque tu abbia superato l’episodio, senza troppi traumi. E che la tua fiducia nel genere umano non ne abbia sofferto troppo. Non si può e non si deve vivere nella paura. Ciao!

  6. Simona says:

    Ciao Gin!! Mamma mia che storia, sembra paranormale, però sai, è bello rompere queste leggi e questi schemi che la nostra stessa mente crea. Ti voglio raccontare un’esperienza simile a quella della zia e poi suggerirti un bel film da vedere. Comincio dal primo punto. Questa estate, mentre ero in vacanza in Irlanda, una mia compagna aveva dimenticato il portafoglio in un negozio, anche lì panico, aggravato dal fatto che, stando fuori casa nel portafoglio hai i documenti che ti permettono di ritornare in Italia, i soldi per comprare qualcosa da mangiare o qualche pensierino, quindi immagina la situazione. Anche noi subito a dire”dai magari ripercorrendo la strada lo trovi a terra o lo hai scordato alla cassa di qualche negozio” o “forse non trovi i soldi ma almeno i documenti” e così ripercorriamo indietro la strada. Alla fine dopo tanta ricerca, finalmente una cassiera le risponde che era stato trovato un portafoglio, e che le era stato consegnato da un signore che l’ha trovato all’ingresso del negozio, e non sapendo a chi darlo, l’aveva consegnato a lei. E il portafoglio era integro, senza nessun soldo preso. Anche qui l’onestà ha trionfato.
    E infine, ti suggerisco di vedere un film sulla biografia di Biagio conte. Mi è venuto in mente, perché in uno dei tanti incontri di Biagio vi è un signore, che aveva perso la fiducia nella bontà degli uomini, perché precedentemente percosso a casa sua. Allora appena Biagio gli si presenta, chiedendo ospitalità, l’uomo, diffidente, lo respinge. Ma Biagio, attraverso poche parole gli fa riscoprire la bontà dell’uomo.
    A presto Gin
    Baci baci

    • Gin says:

      Ciao. grazie molte per il suggerimento. Cercherò al più presto di vedere questo film o sul computer o proiettato sul muro,
      sempre che riusciamo, in modo da ingrandirlo ed aiutare i miei occhi. ad ingrandirlo.
      Ciao! Un abbraccio

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